Exposition "Tensione", Carlo Ramous

Carlo Ramous nasce a Milano nel 1926. Frequenta il Liceo Artistico dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, prosegue poi gli studi all'Accademia di Brera con Marino Marini e Giacomo Manzù dove, nel 1946, espone liberamente le sue prime opere antropomorfe ispirato da Boccioni, Fontana e Melotti. Si afferma rapidamente sulla scena italiana della scultura astratta.
Nelle sue opere convivono tensione dinamica e presenza plastica; la spazialità geometrica è in parte esaltata e contraddetta da un sapiente gioco di equilibri capace di sfidare la pesantezza e la rigidità dei materiali utilizzati, come il legno e il metallo. Negli anni le sue sculture si fanno via via più aeree, ideogrammi o segni tridimensionali che trovano la loro giusta collocazione in contesti urbani.
Negli anni '1980 Ramous sviluppa la sua ricerca attraverso numerose serie di modelli, realizzati in lamiera di zinco, veri e propri studi per grandi realizzazioni. Si tratta di piccoli elementi strutturati dove la forma plastica si dissolve nel suo negativo spaziale, per una nuova oscillazione dell'immagine complessiva. Ramous muore a Milano nel 2003.
Mostre personali sono state organizzate nei più grandi musei e gallerie: la Galleria Il Milione (1956) a Milano, la Galerie Jolas (1971) a Ginevra, la Piazzetta Reale (1974) a Milano, la Mostra Antologica al Centro Allende (1977). alla Spezia. Le sue sculture compaiono anche nelle maggiori mostre internazionali come la Biennale di Venezia del 1958, 1962, 1972; la Biennale di San Paolo del Brasile nel 1961; la Quadriennale di Roma nel 1955, 1959, 1973; la Triennale di Milano nel 1954, 1960, 1964; la Biennale Internazionale di Anversa nel 1965 e nel 1973 e altre mostre di fama internazionale da Parigi a Tokyo, da Roma a Londra, da Oslo a Milano, da New York a Los Angeles.
Le sue opere fanno parte delle collezioni di importanti musei tra cui il Museo d'Arte Moderna Villa Giulia di Roma, il Museo d'Arte Moderna Cà Pesaro di Venezia, la Galleria d'Arte Moderna di Milano, il Colgate Museum di New York, il Museo Middelheim ad Anversa, il Museo Forma Viva a Portorose. Parallelamente alle mostre collettive, ha realizzato numerose opere pubbliche: la Tipografia Cino del Duca a Blois (Francia) e a Milano la Chiesa di Santa Marcellina, la Chiesa del Don e la scultura davanti alla Scuola di Viale Marche. Tra le installazioni che hanno lasciato un segno indelebile nei contesti urbani, possiamo citare a Milano “Finestra nel cielo” (1968) su Piazza Miani, “Gesto per la Libertà” (1972) su Piazza della Conciliazione e il “Monumento ai Caduti dell 'Isola” (1972) in Piazza Segrino, nonché il monumentale “Ad Astra” (1992), un complesso in acciaio inossidabile alto quasi 12 metri e pesante 7 tonnellate, installato a Chou Park City a Chiba, in Giappone. Alcuni anni fa, le opere di Ramous sono state esposte più volte nel centro della stazione sciistica di Cortina d'Ampezzo in Italia. Questo intervento di arte pubblica a Megève può quindi rappresentare idealmente un collegamento tra Megève e Cortina d'Ampezzo. Le due stazioni hanno infatti sperimentato uno sviluppo simile.
“Tensione” è un'opera rappresentativa della stagione della piena maturità artistica di Ramous: le sculture prodotte dal 1969 in poi sembrano infatti spogliarsi progressivamente della sensibilità informale tipica dei primi anni Sessanta, per divenire la realizzazione plastica di un ideale scultoreo.
In questa serie di lavori eseguiti in ferro laminato e saldato e impregnato di
reminiscenze futuristiche, il rapporto alchemico tra la vocazione monumentale
di un'opera nata per relazionarsi con gli spazi urbani e il desiderio dell'artista di liberare la scultura dal peso della materia, per farne un gesto libero nell'aria, sembra essere consumato.